Il parco

Con i suoi 780mila metri quadrati, il Parco Lambro è il parco pubblico più grande di Milano. Realizzato nel 1936 su progetto dell’architetto Enrico Casiraghi, allora responsabile del servizio verde pubblico del Comune di Milano, il Parco Lambro si trova nella zona est della città, al confine con i comuni di Vimodrone e Segrate. L’area verde era stata progettata per preservare un paesaggio tipico lombardo, che comprendeva una rigogliosa vegetazione spontanea, rogge e fontanili. Distrutto in gran parte nel corso della seconda guerra mondiale, quando gli alberi vennero abbattuti per ricavarne legna da ardere, il parco è stato riqualificato alla fine degli anni ’50 per opera di Romano Beretta, con l’acquisizione di nuovi terreni e la posa di nuovi alberi. A testimoniare il passato agricolo del parco, resistono ancora cinque cascine: Cascina San Gregorio Vecchio, l’unica ad aver mantenuto caratteristiche e funzioni originali, Cascina Mulino Torrette, oggi sede dell’associazione Exodus, Cassinetta San Gregorio, costituita da due fabbricati oggi sede del CeAS – Centro Ambrosiano di Solidarietà e di Cascina Biblioteca, e la Cascina Molino San Gregorio.

La cascina

Collocata nella parte nord orientale del Parco Lambro di Milano, Cascina Molino San Gregorio risale al XVII secolo e costituiva originariamente il mulino dell’attuale Cascina San Gregorio Vecchio, dalla quale è oggi separata dalla tangenziale. Alimentato dalla roggia Molina o Molinara, derivata da una deviazione del fiume Lambro, il mulino produceva l’energia meccanica necessaria a frantumare i cereali per la produzione della farina. Il complesso era costituito da un nucleo di quattro edifici e comprendeva l’abitazione del mugnaio, depositi per lo stoccaggio dei cereali e della farina, fienili e stalle. Nonostante nel corso dei secoli abbia subito diverse ristrutturazioni, la cascina ha conservato parte dei caratteri tipologici originari e rappresenta tuttora un’importante testimonianza dell’economia rurale lombarda.