Molino San Gregorio render 1

IL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE

Il progetto di riqualificazione di Cascina Molino San Gregorio nasce da un forte desiderio, condiviso dai quattro promotori dell’omonimo Consorzio: restituire alla città uno spazio pubblico, per anni rimasto semi-abbandonato, per farlo tornare a essere un bene comune, dove sperimentare una nuova proposta sociale, che unisca la capacità di rispondere ai bisogni delle persone più fragili con la voglia di partecipazione, impegno e aggregazione dei cittadini.

Una volta completato il recupero ambientale e strutturale, Cascina Molino San Gregorio tornerà quindi al suo completo utilizzo. Negli spazi rinnovati saranno attivati progetti sociali, culturali, artistici e didattici, incentrati in particolare su temi quali il recupero e la valorizzazione del patrimonio territoriale, l’agricoltura, l’alimentazione e l’ambiente. Alle attività di natura culturale e didattico-formativa saranno affiancate altre iniziative di natura commerciale, legate alla ristorazione e al commercio sostenibile. Non mancheranno spazi per il tempo libero e dedicati ai fruitori del parco.

L’intero progetto prevede una riqualificazione totale degli spazi già esistenti, per un totale di 911 metri quadrati, e avrà un impatto ambientale ridotto grazie alla scelta di materiali costruttivi ecosostenibili e di soluzioni tecniche legate alle energie rinnovabili.

Molino San Gregorio cortile

MOLINO SI FA IN DUE

I lavori di ristrutturazione, avviati nel 2015, hanno subito un improvviso e imprevisto stop nel 2016 a causa della dichiarazione da parte del Comune di Milano del rischio idrogeologico nell’area del Parco Lambro dove si trova Molino San Gregorio, rendendola così non più adatta a ospitare i servizi di accoglienza residenziale originariamente previsti nella cascina.

Per questo, si è resa necessaria una nuova progettazione e la ricerca di nuovi spazi, per poter mantenere questi servizi.

Il nuovo spazio trovato è quello dell’ex CAM di via Pusiano, affidato al Consorzio dal Comune di Milano, che si trova sempre ai limiti del Parco Lambro e dove saranno realizzate le attività di accoglienza residenziale dedicate a donne vittime di violenza, mamme sole con bambini e anziani. 

Nasce così “Molino si fa in due”, un modello integrato di gestione di due immobili limitrofi attigui al Parco Lambro, che permette la realizzazione sia dei servizi residenziali originariamente progettati, sia dei servizi diurni nati con una nuova progettazione.

Il tutto legato da momenti di condivisione, socialità e benessere, ma soprattutto di richiamo della cittadinanza intorno alle bellezze del parco e della sua cascina.